Ciao raga anche oggi mi sa che non sarò molto divertente, ammesso che sia mai realmente riuscito ad esserlo, comunque è un pensiero di una certa serietà quello che mi attanaglia ultimamente quindi vado a cominciare le mie farneticazioni che oggi saranno più ambiziose del solito….
Se mettiamo limiti anche alle fantasie possiamo abbandonarci alle cose così come devono andare che è la formula dei peggio fatalisti o religiosi, perché “Dio penserà a noi !”, come se si fosse mai scomodato ad alzare un dito !
Avete mai visto un ospedale costruirsi da solo perché il mondo ne aveva bisogno? …. o almeno che Dio ci avesse mai messo un solo mattone?
Ma anche solo, avete mai visto un prato rimanere bello, ordinato e gradevole senza uno che si sbatte a curarlo?
Va bene, sulla base di questi presupposti mi sembra chiaro che dobbiamo essere noi a sbatterci per fare in modo che il nostro prato sia confortevole per i suoi inquilini, in questo caso il prato è il nostro pianeta e gli inquilini …. quelle teste di beep che ci vivono sopra !!
Non è una scoperta ne una così grande riflessione arguta che la pressione demografica inizia ad essere insostenibile.
In Europa l’immigrazione è impressionante ma assolutamente giustificata dalle condizioni di vita dei paesi di origine. Le persone fuggono da paesi disastrati senza alcuna possibilità di un futuro minimamente accettabile per andare in luoghi dove il futuro è molto poco meno peggio.
Pensate veramente che potremmo mai dare un futuro ai nostri figli e a quelli degli immigrati?
Ragazzi…. Insomma !!
Potrebbe essere così se si verificasse una bella guerra perchè, distruggendo tutto, porterebbe alla ricostruzione regalando un cinquantennio di boom economico, così come è già successo nel secondo dopoguerra. Ma purtroppo chi decide per il “si” della guerra ha trovato modi migliori per guadagnare senza scassare tutto. Se ci pensate, una guerra è un business gigante per chi la ingaggia, oltre che un ottimo metodo di distribuzione della ricchezza durante la ricostruzione. Il problema è che adesso una guerra non sarebbe più come quella degli anni 40 ma, come sarebbe ..?
Questi geni sono stati capaci di inventare una guerra moderna ricreando le condizioni economiche di una guerra vecchio stile senza le bombe ! ….quindi loro guadagnano paccate di zeri su un computer, che si trasformano in reale mancanza di sostentamento per noi creature del sottobosco, il tutto rimanendo assolutamente innocenti !
Siete fantastici !!
….ma noi come facciamo? …e la nostra ricostruzione ?!
…siamo 7 miliardi di teste di beep !
Ho visto che vi state impegnando con i coronavirus e disastri di ogni tipo, certo anche questa è una soluzione, ma non basta, dovete farne fuori di più !! Per alleviare il problema, secondo me, dovreste riuscire a far fuori almeno un miliardo di persone…. E mi metto nei vostri panni: è diventato davvero difficile !
Se ci pensi, una volta con una epidemia facevi fuori tranquillo 50 milioni, guerretta, e ne facevi fuori una 100 milioni. Oggi non basterebbe nemmeno, siamo troppi, come le facciamo fuori un miliardo di persone ?!
Secondo me possiamo farne a meno.
Senza neanche togliere i soldi ai ricchi, anzi facendoli diventare più ricchi. Sarebbe bello proporre una soluzione che preveda di togliere a chi ha troppo per dare a chi non ha nulla, ma semplicemente non si può fare, perché chi ha troppo ha praticamente tutto e non lo permetterebbe mai quindi, in mancanza di quella soluzione ci sarebbe la mia.
Dunque, facciamo finta che la guerra ci sia stata davvero, le città vanno ricostruite, ma siccome le città sono ancora li come facciamo?
Ne costruiamo di nuove !
Immagina se nelle zone del pianeta a bassissima densità venissero costruite città immense grazie alle capacità progettuali dei nostri tempi, città futuristiche capaci di ospitare 100 milioni di persone con efficienza e comodità.
Immaginate una mega metropoli da 300 milioni di persone nel deserto del Sahara fatta di specchi e connessioni veloci dalle periferie ai centri di servizi. Produzioni private di energia e di agricoltura domestica idroponica o tecnologicamente avanzata, e tutto ciò che potrebbero proporre squadre di ingegneri di ogni razza e credo disoccupati al loro paese, ma messi insieme per costruire il futuro. Ci sarebbe bisogno di manovali e architetti e cuochi e puttane, e tutto ciò che una città necessita per essere costruita prima e per essere vissuta poi.
Verrebbero assunti laureati da ogni parte del mondo che sarebbero messi a lavorare insieme integrandosi grazie all’orgoglio di aver costruito insieme qualcosa di grandissimo. Nascerebbero luoghi dove la diversità diventerebbe normalità e la pressione demografica diminuirebbe in tutto il resto dei centri abitati del pianeta.
i ricordo che il deserto del Sahara è uno spazio inutilizzato di 9 milioni di kilometri quadrati !
Immaginate almeno trent’anni di costruzione quindi lavoro per tutti. Grandi investimenti per i ricchi che diventerebbero schifosamente ricchi, sperando in un’evoluzione dal punto di vista della loro saggezza… va beh, lasciamo stare, non c’è molto da sperarci !
Comunque sia, tra la costruzione e l’avvio delle città, fino ad arrivare ad una nuova stagnazione dell’economia, potrebbero volerci minimo un centinaio di anni, sarebbe solo un prendere tempo, me ne rendo conto ma, nel frattempo, sarebbe realistico sperare in qualche novità scientifica. Magari nella produzione energetica, ma soprattutto nella possibilità di trasferire una grossa fetta di umanità in qualche altro luogo del cosmo, dove avere spazio a sufficienza per le ambizioni e le necessità di ognuno.
Ogni crisi economica è stata superata dalla costruzione di infrastrutture, solo che oggi le infrastrutture sarebbero lavori di scarsissimo impatto rispetto alla dimensione del problema.
Ma soprattutto, sarebbero inutili in quanto ormai le città sono obsolete, sono state progettate per un quarto della capienza attuale e secondo principi urbanistici ormai primitivi.
Abbiamo bisogno di luoghi futuribili per ideare questo futuro che altrimenti si continuerà a dipingere sempre più scuro….
Immaginando un futuro cupo come potrebbero mai essere concepite idee luminose ?!
Mi rendo conto che tutto questo non è così innovativo, Toyota sta per innaugurare una città alla base del monte Fuji, ma è innovativo il come ed il perché farlo. Mentre Toyota fa una città super futuristica per ricercatori e le loro famiglie, super confortevole e iperconnessa, io parlo di città dove possono andare a viverci tutti. Mentre questi parlano dell’ennesimo progetto per l’elite, io parlo di vita vera. Mentre questi parlano di 0,7 Kilometri quadrati, io parlo di centinaia di migliaia di Kilometri quadrati. Parlo di integrazione, parlo di pressione demografica e investimenti congiunti tra stati, non di un investimento del singolo super ricco che arricchisce il suo orticello e soddisfa il suo pisello !
Scusate, mi è scappata la rima !
Sta per arrivare anche “Neom” una città progettata per nascere in Arabia e per ospitare multinazionali di ogni tipo, offrendo loro vantaggi pur di aprire nuove succursali. Novità assolutamente futuristiche tipo: niente strade e auto volanti, precipitazioni artificiali, un parco a tema con dinosauri robot e perfino una luna artificiale. Per non parlare di un gigantesco ponte sul Mar Rosso. Ma stiamo ancora parlando del capriccio di un principe strapieno di soldi.
Infatti il principe Salman ha dichiarato di voler costruire la città a più alto PIL pro capite al mondo, con la più alta concentrazione di ristoranti stellati. Il tutto su una estensione di 26.500 Kilometri quadrati, ma di cosa stiamo parlando? Sempre delle stesse cose…. Senza parlare del fatto che l’Arabia rimane comunque un regime autoritario che non lascia grandi speranze per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani.
Quanto ci vorrà prima che l’1% del pianeta che possiede tutto si arroccchi in piccole città super fortificate e completamente autonome, lasciando il resto del pianeta allo sbando ?
Infatti anche Google e Tesla si stanno già muovendo in questa direzione ma, a mio avviso, stiamo costruendo fondamenta giuste per un futuro sbagliato….che poi dipende, sarà sbagliato per molti, ma per pochi, anzi per pochissimi, sarà perfetto !
Probabilmente sono maturi i tempi per occuparsi seriamente dell’Africa. Potrebbe sembrare una nuova colonizzazione, ma di colonizzazione non si può parlare se gli sforzi ed i progetti saranno congiunti, se gli interessi saranno trasversali il risultato non potrà che essere diverso.
Se la nostra civiltà saprà colonizzare i luoghi inospitali del pianeta grazie alla tecnologia di cui è già in possesso supererà indenne il prossimo secolo, in caso contrario ….
….chissenefrega, io non durerò così a lungo…. A mali estremi mali pensieri !!
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